martedì 13 gennaio 2015

China Town.

" .... L'inchiostro sa quante frasi nascondono i silenzi  ... "
From To " China Town "
( Caparezza )




Non è la fede che ha cambiato la mia vita, ma l'inchiostro
che guida le mie dita, la mia mano, il polso.
Ancora mi scrivo addosso amore corrisposto 
scoppiato di colpo come quando corri Boston!
Non è la droga a darmi la pelle d'oca ma 
pensare a Mozart in mano la penna d'oca là
sullo scrittoio a disegnare quella nota Fa 
la storia senza disco nè video nè social.
Valium e prozac non mi calmano datemi un calamo o qualche penna su cui stampano
il nome di un farmaco.
Solo l'inchiostro cavalca il mio stato d'animo, 
chiamalo Ippotalamo, 
lo immagino magico tipo Dynamo 
altro che Freud, un foglio bianco, 
per volare alto lo marchio come le ali di un Albatros.
Per la città della China mi metto in viaggio, da bravo,
pellegrinaggio ma non a Santiago, vado a China Town.
Vado dagli Appennini alle Ande,
nello zaino i miei pennini e le carte,
dormo nella tenda come uno scout,
scrivo appunti in un diario senza web lay-out.
China Town.
Il luogo non è molto distante,
l'inchiostro scorre al posto del sangue,
basta una penna e rido come fa un clown,
a volte la felicità costa meno di un pound.
China Town, il mio Gange
la mia terra santa
la mia mecca.
Il prodigio che da voce a chi non parla
a chi balbetta.
Una landa lontana
come un amico di penna
dove torniamo bambini come in un libro di Pennac.
Li si coltiva la pazienza degli amanuensi,
l'inchiostro sa quante frasi
nascondono i silenzi.
D'un tratto esplode
come un crepitio di mortaretti
come i martelletti della olivetti di Montanelli.
Le canne a punta cariche di nero fumo,
il vizio,
di chi stende il papiro come uno scriba
egizio.
Questo pezzo lo scrivo
ma parla chiaro,
nell'inchiostro mi confondo 
tipo caccia al calamaro.
Sono Colombo
in pena,
che se la rema 
nell'attesa di un attracco nella rena
salto la cena.
Scende la sera,
penna a sfera 
sulla pergamena
ma, non vado per l'America
sono diretto a China Town.
Vado dagli Appennini alle Ande,
nello zaino i miei pennini e le carte,
Dormo nella tenda come uno scout,
scrivo appunti in un diario senza web lay-out.
China Town.
Il luogo non è molto distante,
l'inchiostro scorre al posto del sangue,
basta una penna e rido come fa un clown,
avvolte la felicità costa meno di un pound.
E'con l'inchiostro
che ho composto
ogni mio testo.
Ho dato un nuovo volto 
a questi capelli da Billy Preston.
Il prossimo concerto 
spero che arrivi presto,
entro sudato nel furgone
osservo il palco spento.
Lo lascio lì dov'è,
dal finestrino il film è surreale
da Luis Borruel,
arrivo in Hotel e,
la stanza si accende, è quasi mattino,
c'è sempre una penna sul comodino.
China Town.
Il luogo non è molto distante,
l'inchiostro scorre al posto del sangue,
basta una penna e rido come fa un clown,
avvolte la felicità costa meno di un pound.

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